Il 27 febbraio 2024, il Tribunale di Genova ha accolto un ricorso da me presentato, autorizzando la madre a prestare il consenso informato per il trattamento medico del figlio minore, anche in assenza del padre.

La decisione è stata giustificata dall’urgenza di sottoporre il minore a una diagnosi per Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e ADHD, nonché dall’importanza di avviare tempestivamente un percorso terapeutico presso un centro specializzato, composto da professionisti esperti nella gestione di tali disturbi.

In base all’articolo 473-bis.38 c.p.c., la madre è stata autorizzata a prestare il consenso informato per tali trattamenti, nonostante l’assenza del padre, trattandosi di accertamenti non invasivi, volti esclusivamente a tutelare l’interesse superiore del minore.

Questa decisione sottolinea l’importanza di garantire che il consenso informato sia prestato nel rispetto del primario interesse del minore, permettendo l’adozione delle misure necessarie per il suo benessere.

Qui sotto il provvedimento del Tribunale.

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